Generale italiano. Fratello di Guglielmo, dopo aver prestato servizio
nell'esercito borbonico, nel 1799 lo lasciò per passare al servizio della
Repubblica Partenopea. Esiliato in seguito al reinsediamento dei Borboni,
ritornò a Napoli nel 1806, quando la città fu riconquistata dai
Francesi. Combatté al seguito di Giuseppe Bonaparte e di G. Murat, per
partecipare poi alla campagna di Russia. Dopo la Restaurazione gli fu
riconosciuto il grado di generale ma, in seguito alla politica moderata adottata
in occasione dell'insurrezione siciliana del 1820, fu destituito dal Parlamento
napoletano e sostituito dal generale Colletta. Nominato capo di Stato Maggiore,
in seguito alla sconfitta di Rieti si ritirò a vita privata (Squillace,
Catanzaro 1778 - Napoli 1851).